Vaporizzatori alla marijuana: quale scegliere?

Il vaporizzatore alla marijuana è un prodotto che viene sempre più richiesto da coloro che fanno uso della cannabis light. È infatti un modo diverso e innovativo di assumere questa sostanza, ma bisogna sempre stare attenti a cosa sia legale e cosa no nel nostro paese.

Infatti in Italia è consentito vaporizzare i terpeni della marijuana insieme alla base neutra con la sigaretta elettronica, dato che questi non contengono cannabinoidi ma soltanto fiori di cannabis. Se invece si vuole vaporizzare erba con alto contenuto di THC o resine, ciò non è consentito sul nostro territorio.

In Italia infatti sappiamo bene che il consumo di marijuana è ancora illegale, e che i fiori di cannabis light possono essere commercializzati solo ad uso collezionistico, e non possono essere assunti in nessun modo all’interno dei nostri confini.

Ma perché le persone preferiscono vaporizzare l’erba piuttosto che fumarla normalmente? È proprio quello che vedremo in questo articolo e nei prossimi paragrafi.

Qual è la differenza tra il vaporizzare e il fumare marijuana?

Quando si vaporizza la cannabis in realtà si scaldano i fiori secchi a determinate temperature che non raggiungono mai la temperatura di combustione. In questo modo si viene a creare un vapore che è possibile inalare attraverso un sacchetto o un boccaglio adatto.

Questo è senza dubbio un vantaggio per la salute, dato che la combustione è un processo che produce tantissime sostanze molto tossiche per l’organismo. In più nella maggior parte dei casi la marijuana all’interno dei classici “spinelli” è accompagnata dal tabacco, la cui combustione produce catrame, in aggiunta al fatto che nel tabacco è contenuta la nicotina, che crea come tutti sanno una forte dipendenza dal fumo.

Anche se si fuma diversamente la cannabis, ad esempio con la pipa o con il bong, il risultato non cambia, perché c’è comunque una combustione in atto. Quindi per eliminare almeno le sostanze tossiche che vengono prodotte in questo modo è preferibile vaporizzare piuttosto che fumare la cannabis. Inoltre pare che con la vaporizzazione si senta meglio il sapore dell’erba poiché si elimina quello del bruciato.

Qual è il vaporizzatore migliore?

Bisogna specificare prima di tutto ancora una volta che in Italia non è possibile vaporizzare cannabis light ad alto contenuto di THC in quanto considerata ancora illegale. Dunque i vaporizzatori possono essere utilizzati solo da chi si trova in Paesi in cui è legale farlo.

Dopodiché possiamo dire che in questo campo risparmiare non è mai una buona idea. Acquistare vaporizzatori a buon mercato può essere un grosso errore e portare a brutte esperienze, in quanto potrebbero presentare elementi di plastica o colla presso le parti più calde e sprigionare sostanze tossiche e pericolose anche più di quelle liberate dalla combustione.

È bene quindi scegliere vaporizzatori che magari hanno un costo più elevato ma che siano fatti in materiali migliori, come ad esempio l’acciaio inox, il quarzo o la ceramica. Esistono poi diversi tipi di vaporizzatori, ma possono essere suddivisi in due grosse categorie, ovvero quelli da tavolo e quelli portatili.

I vaporizzatori da tavolo sono abbastanza grandi e vanno collegati ad una presa di corrente per poter funzionare. Uno dei migliori vaporizzatori disponibili sul mercato è sicuramente il Volcano Classic, che è un prodotto artigianale di origine tedesca che è stato lanciato nel 2000 ed ha riscosso fin da subito un grande successo.

Le erbe che vengono inserite nel vaporizzatore sono riscaldate in modo tale da andare a produrre vapore, il quale a sua volta va a riempire un sacchetto dotato di una valvola. Quando il vapore è pronto il sacchetto può essere staccato e il vapore inalato.

Per quanto riguarda invece i vaporizzatori di marijuana portatili, questi sono dotati di batterie e sono quindi tascabili. Tra questi uno dei vaporizzatori più usati è il Davinci Miqro, molto piccolo e pratico e con un funzionamento molto simile a quello di una sigaretta elettronica. La temperatura può essere regolata con dei tasti laterali.

E a proposito di sigaretta elettronica, anche questa può essere utilizzata per vaporizzare marijuana (sempre ovviamente laddove è legale e consentito dalla legge), ma con alcune differenze sostanziali. Infatti non vengono vaporizzati i fiori o le foglie di marijuana ma degli aromi da loro estratti, i cosiddetti terpeni di cannabis.

Questi possono essere aggiunti alla base neutra della sigaretta e ad essi può essere aggiunta anche la nicotina a diverse concentrazioni. Questo permette di personalizzare il proprio liquido anche per quanto riguarda appunto la concentrazione di nicotina, che sarà magari via via sempre inferiore per coloro che utilizzano la sigaretta elettronica per smettere di fumare ed eliminare la dipendenza da quest’ultima.

Tra le più apprezzate tra le sigarette elettroniche troviamo le Mod, vale a dire i vaporizzatori personali avanzati che hanno caratteristiche più particolari rispetto alle altre sigarette elettroniche. Hanno infatti una batteria a maggiore durata, un riscaldamento più potente e un serbatoio per il liquido più capiente.

Non bisogna dimenticare che comunque sia, sia che le si fumi o che le si vaporizzi, queste sono sostanze particolari e delicate, e che dunque vanno acquistate da rivenditori sicuri come ad esempio lo shop online di Justbob, e che se si vogliono conoscere a fondo le loro vere proprietà è bene consultare siti appropriati che presentino notizie con solide basi scientifiche che le sostengano.