Quando, perché e quanto tagliare il prato

Il taglio dell’erba è un processo essenziale, quando si ha un giardino da mantenere. Specie nel caso di giardini esposti e proprietari desiderosi di mettere in mostra le proprie piante e il proprio verde, tagliare l’erba diventa un qualcosa non soltanto fatto “perché si deve fare”, ma con specifiche condizioni e persino in specifici momenti dell’anno.

Perché tagliare l’erba
Una domanda che appare banale, ma che nasconde in realtà motivazioni molto tecniche. Ovviamente, il taglio dell’erba è un qualcosa che va fatto per conservare l’estetica del giardino, il quale tranne rari casi di erbe molto particolari, tende a sembrare una giungla dopo tanto tempo che non viene effettuata una rasatura del prato.

Un altro fattore, però, oltre quello estetico incidono sul quando effettuare la tosatura dell’erba. È naturale, infatti, che in prati non costantemente “rinnovati”, dove magari contribuisce anche l’altezza degli steli singoli, si possano cominciare a nascondere insetti e roditori dannosi o, in alcuni casi, pericolosi. La cura periodica del prato è una garanzia che questi problemi vengano meno, in più c’è da considerare che vi è ormai una tecnica usata chiamata “mulching”: tramite degli strumenti da taglio a più lame, l’erba viene sminuzzata in pezzi molto piccoli e non è necessario neanche il processo di smaltimento, il quale non solo richiede costi a parte, ma anche più tempo.

Tramite il mulching, invece, non solo si risparmia in termini di tempistica, ma i pezzi rimasti a terra andranno a fare da concime ad altra erba, evitando così la terra perda troppi minerali e sostanze nel tempo.

Quando eseguire la rasatura
Anche per questo punto, potrebbe sembrare ovvio dire “taglio l’erba quando serve”, senza però tenere in considerazione diverse variabili. Innanzitutto quando s’incide lo stelo, questo rimane aperto e vulnerabile a infestanti e malattie, ma non solo: quando lo stelo è troppo lungo e lo si va a tagliare, spesso e volentieri la violenza del gesto tende a “sfalciare” l’erba e strapparne o rovinarne le radici, con risultati pessimi. Quindi pensare di eseguire tagli “ogni tanto”, è il metodo migliore per rovinare il manto erboso che invece va preservato con tagli leggeri a cadenza più stretta.

Tuttavia, usare i macchinari giusti e svolgerlo in maniera professionale, magari chiamando aziende specializzate, è sicuramente una soluzione alternativa anche nel caso non si possa avere la cura maniacale richiesta in certi casi.

In generale, è una buona idea quella di rivolgersi a ditte in grado di offrire il servizio che strizzino l’occhio alla silenziosità del processo, sostituendo magari i tagliaerba tradizionali con motore a scoppio, con quelli elettrici e molto più silenziosi. Inoltre, è un consiglio da seguire quello dato da alcuni di stare molto attenti in presenza di allergie anche leggere: il taglio dell’erba tende a stimolare i recettori nasali e provocare fastidio anche in situazioni apparentemente prive d’intolleranze allergiche.

In conclusione
Tagliare il prato è un’operazione che può nascondere molte più insidie di quante si creda. Specie se c’è da curare uno spazio condominiale, aziendale o comunque non soltanto privato della casa abitativa, l’idea di rivolgersi a ditte specializzate è sicuramente la migliore, in quanto riusciranno a portare a termine il compito con la professionalità e la cura necessarie, senza gravare troppo sulle spese totali del giardino.