Germinazione cannabis: i metodi che funzionano di più
di Redazione
14/04/2019
Germinazione cannabis: i metodi che funzionano di più
Esistono svariati metodi per la germinazione di semi di cannabis, alcuni con un tasso di successo più alto rispetto ad altri. Per questo motivo noi di Idroponico vi suggeriamo le tipologie di germinazione migliori per avere un alto livello di produttività. La coltivazione dei semi di cannabis richiede un lungo e accurato processo: ogni step è fondamentale e come tale deve essere eseguito con una cura maniacale, senza lasciare niente al caso. Ogni sforzo da noi fatto sarà poi ripagato sotto tutti i punti di vista dalla germinazione dei semi di marijuana.
La germinazione: cose da sapere assolutamente prima di iniziare
Prima di iniziare il processo, abbiamo bisogno di alcune nozioni fondamentali di base:- Temperatura: la temperatura ideale si aggira tra i 22° e 25° gradi;
- Umidità: l’umidità ideale dell’aria deve essere dal 70% al 90%;
- Ambiente di crescita: l’ambiente di crescita ideale è umido e mai troppo bagnato;
- Illuminazione: l’illuminazione ideale per la germinazione è quella fluorescente;
- Luce e buio: i migliori risultati si ottengono con 18 ore di luce e 6 di buio;
- Cose da evitare: non toccare troppo i semi di marijuana, sono iper delicati;
- Ph nei plug idroponici o lana di roccia: il valore del ph ideale è tra i 5.8 e 6.2;
- ossigeno.
Quale tecnica scegliere per la germinazione dei semi
Con la legalizzazione della canapa light molti appassionati o agricoltori si sono posti la domanda su come coltivare marijuana. Nonostante i tanti benefici e proprietà che racchiude, essa è una pianta molto delicata e ha bisogno di tante piccole attenzioni per poter germinare e crescere al meglio. Ogni nostro errore può causare problemi spesso fatali alla nostra piantina. Per far germogliare i nostri semi quindi, possiamo scegliere tra molte strade. Vediamo insieme quali sono le migliori per noi: la germinazione cannabis in terra, in carta assorbente, in un bicchiere d’acqua e per ultima ma non per importanza la germinazione idroponica.Germinazione cannabis in terra o vaso
La germinazione cannabis in vaso è molto utilizzata per la sua praticità di non dover poi travasare il germoglio. Infatti quando il seme germoglia è molto fragile e bisogna stare molto attenti nello spostarlo. Chiaramente dobbiamo attrezzarci del materiale adatto per facilitare la nascita della piantina. Come prima cosa acquistiamo un terriccio per germogli (in questo articolo parliamo del terriccio per cannabis ideale). E’ molto importante avere le giuste sostanze nutritive che servono al nostro seme per nascere: infatti un terriccio universale potrebbe avere percentuali troppo alte o basse di sostanze nutritive che finirebbero per danneggiare il seme.
Germinazione in carta assorbente
Questa tecnica consiste nel prendere 2 fogli di carta assorbente (scottex o tovaglioli di carta ecologica) e inumidirli per bene con dell’acqua tiepida. Dopo di che prendiamo i nostri semi (consigliamo sempre di non toccare i semi con le mani ma di utilizzare delle pinzette) e li avvolgiamo nella carta umida, riponendoli in un contenitore. Possiamo usare come contenitore 2 piatti oppure i classici contenitori per alimenti, ideali per mantenere l’umidità costante per il periodo di gestazione.
In un bicchiere o ciotola d’acqua
Prendiamo una ciotola o un bicchiere e riempiamolo di acqua tiepida a circa 20 gradi celsius. Nel giro di 2-3 giorni dai semi inizieranno ad apparire delle puntine bianche, le radici che man mano cresceranno dando vita alla fioritura cannabis. Quando la radice raggiungerà i 2-3 mm di lunghezza, sarà possibile togliere i semi e trapiantarli in vaso, facendo sempre molta attenzione perché, come ricordiamo sempre, è una fase molta delicata per la nostra piantina. Una volta avvenuto il trasferimento consigliamo di dare acqua al germoglio di marijuana con uno spruzzino, in quanto un getto d’acqua diretto potrebbe essere fatale per la piantina.
Germinazione idroponica
La germinazione con coltura idroponica racchiude più metodi per far germinare semi autofiorenti. Tra i metodi più conosciuti, indichiamo quelli con cubi lana di roccia, dischetti o cubi di torba o cocco per germinazione.Germinare in cubi di lana di roccia
Prendiamo un secchio o una bacinella e mettiamo 5 litri di acqua e 20ml di stimolatore per radici. Prendiamo i cubi di lana di roccia (gli stessi che utilizziamo anche per le talee di cannabis) e immergiamoli, lasciandoli a bagno per circa 24 ore. Questo procedimento serve per rendere i cubi meno alcalini, migliorandone quindi il PH.
Germinazione in dischetti di torba o cocco
Prendiamo un recipiente molto grande, come una bacinella o un secchio da giardino, e al suo interno prepariamo una soluzione di acqua e stimolatore per radici. Immergiamo i dischetti all’interno per circa 20 minuti, finché non si gonfieranno e diventeranno di circa 5cm. Attendiamo che diventino umidi e inseriamo il seme all’interno del buco. Ora possiamo spostare il dischetto con il seme ed interrarlo nel substrato.
Germinazione con cubi di torba o cocco
Prepariamo sempre la nostra soluzione di acqua e stimolatore radicale. Umidiamo i nostri cubi ed inseriamo i semi al suo interno a circa 5mm. Anche in questo caso, come nella germinazione con cubi di lana di roccia, spostiamo i nostri cubi all’interno della mini serra o grow box con una temperatura di circa 25/26°C con umidità all’80% circa. Tenere la lampada al neon accesa h24 fino a quando le nostre piante stanno germinando. Questi sono i metodi più utilizzati e con il più alto tasso di germinazione all’interno di serre, grow box. Sono tecniche utilizzate dalla maggior parte dei coltivatori di cannabis presenti in Italia. Voi siete d’accordo? Avete altri metodi? Se si, quali? A voi la parola!Articolo Precedente
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