Lampade per la coltivazione delle piante: una scelta importante

Come sappiamo, il principio su cui si basa la coltivazione indoor è la perfetta ricreazione dell’ambiente esterno in una serra. Questo vuol dire che oltre all’aerazione, al terriccio e al nutrimento utilizzato per alimentare le piantine, è da tenere in considerazione anche la temperatura e l’esposizione alla luce per ottenere un raccolto produttivo. 

Ad esempio, se si coltiva una varietà proveniente da un territorio in cui il buio prevale sul giorno, non possiamo utilizzare lampade troppo luminose poichè produrrebbero troppa luce ed emetterebbero un calore eccessivo, che impedirebbe la crescita della piantina.  

Questi ultimi due compiti vengono svolti dalle lampade per piante, da installare all’interno della serra. Vediamo come funzionano e con quale criterio scegliere la più adeguata per il nostro orto.

Gli elementi per scegliere la giusta lampada per piante

Tra le varietà adatte ad una coltivazione in grow box ci sono piante di canapa, carnivore, tropicali e piante autofiorenti. 

Grazie alla coltivazione indoor, possiamo garantire la crescita di queste piante che climaticamente non potrebbero mai sopravvivere nei nostri campi. Già questo elemento ci fa capire quanto sia importante ricreare le condizioni naturali del paese d’origine dell’arbusto. 

E’ quindi fondamentale conoscere la provenienza della pianta e studiarne il clima per poter riprodurne la temperatura e le ore di luce.

Oltre alle necessità specifiche del vegetale, in linea generale possiamo dire che per scegliere la corretta lampada è essenziale prendere in considerazione la grandezza della grow box e lo spettro luminoso del prodotto. 

Quest’ultimo elemento va regolato in base alla fase di sviluppo in cui si trova la piantina.  Nella fase vegetativa è richiesto uno spettro tra i 4000 k° e i 6500 k°mentre durante la fase della fioritura, la luce deve essere giallastra con uno spettro sui 2.700 k°.

Le lampade per pianta di canapa più indicate sono quelle che coprono i due estremi opposti dello spettro di colore, ossia il rosso e il blu

La tipologie di lampade per coltivazione indoor autofiorenti

Chiariamo subito una questione: le lampade fluorescenti CFL non sono adatte per la coltivazione indoor di piante autofiorenti. Si tratta della tipologia più economica e forse più conosciuta, ma produce una luce bianca che non è in grado di stimolare la crescita di varietà che invece rispondono meglio a diverse frequenze di colore come il rosso e il blu. Il rosso favorisce lo sviluppo e la crescita, il blu invece stimola la fotosintesi clorofilliana.  

La domanda quindi da porsi non è quanti watt servono per una pianta autofiorente, ma piuttosto quale spettro luminoso copre la lampada. 

In commercio troviamo tante tipologie diverse:

  • Lampade Agro: dalla luce giallastra ma con uno spettro luminoso sia blu che rosso, che le rende utilizzabili sia per la fioritura che per la fase vegetativa;
  • Lampade HPS: producono molto calore e sono dedicate alla fase di fioritura; 
  • Lampade a led per piante: sono le più complete. Consentono di emettere una luce che copre tutti gli spettri e possono essere installate a una distanza ravvicinata dalle foglie poichè non producono eccessivo calore. Sono l’ideale se stai cercando delle lampade per coltivazione indoor a basso consumo che ti consentono di risparmiare sul lungo periodo, ma il loro costo iniziale è piuttosto elevato.

Il consiglio è ovviamente di acquistare un articolo che sia in grado di soddisfare sia la fase vegetativa che quella di fioritura, per evitare di dover comprare due prodotti diversi.